Cittá Bolívar
Ponte Angostura sopra il fiume Orinoco
Città Bolivar è una delle città del paese che racchiude più storia nelle sue vie, piazze e musei. Conosciuta anticamente come Angostura (Strettezza) , perché situata in uno dei luoghi dove il superbo Orinoco è più angusto, è stata la protagonista di varie battaglie ed una delle prime zone del paese ad essere liberata dalla dominazione spagnola durante la guerra d'indipendenza.
Angostura è stata nominata nel 1818 da Simón Bolivar, capitale provvisoria de la repubblica e da questa il Liberatore pronunciò il famoso "discorso d'Angostura" il 15 febbraio 1919, nel quale rinuncia ai poteri assoluti che gli erano stati concessi e da le direttive di come doveva essere organizzata la nascente nuova Repubblica.
Casa coloniale nel passeggio Orinoco
Casa del Congresso d'Angostura
Una delle visite più interessanti in Città Bolivar è la casa di San Isidro, una proprietà della famiglia Cornieles, che era frequentata dal Liberatore Simón Bolivar e dove preparò il suo discorso di Angostura.
Questa casa oggigiorno è un museo degno di vedere, testimonio pratico di come erano le case dell'epoca e per la bellezza dei suoi giardini.
Giardini della casa di San Isidro
Replica della scrivania usata dal Liberatore per completare il suo discorso nel Congresso d'Angostura
In Città Bolivar è dove si impresse per la prima volta un giornale in Venezuela, Il Corriere dell'Orinoco" nel 1818. Attualmente questa casa è stata adibita come Museo di Simón Bolivar dove, oltre ad avere la stampante utilizzata per imprimere il Corriere del Orinoco, si possono osservare opere d'arte di artisti venezuelani tali come Tito Salas, López Méndez, Marisol Escobar, Alessandro Otero, Cruz Diéz, Alirio Palacios e Ettore Poleo fra altri. Vi sono anche esposti pezzi d'arte anteriori alla scoperta d'America e pitture rupestri.
Esemplare del Corriere del Orinoco
Corriere dell'Orinoco - Oggi Museo Bolivar
Pittura rupestre
Cattedrale - Parete dove fu fucilato Piar
Facciata della Cattedrale
Uno dei luoghi più interessanti di questa città è la Piazza Bolivar, dove si trova, oltre la Casa del Congresso di Angostura, la Cattedrale con il suo colore salmone, la casa dove Manuale Piar fu recluso poco prima d'essere giustiziato, la casa parrocchiale e la casa dei Governatori della colonia. Vi è anche l'attuale Casa di Governo dello Stato Bolivar.
Casa Piar
Casa Parrocchiale
Un altro monumento storico, pero di significazione posteriore all'indipendenza è il "Fortin Zamuro" che fu determinante per la vittoria di Città Bolivar sui ribelli e dove si concluse la rivoluzione liberatrice nel 1903.
Uno dei paesaggi più belli che possiede Città Bolivar è quello del Fiume Orinoco, con il suo ponte Angostura (Che congiunge questo Stato con il resto del paese), e le sue isole.
Una di queste isole fu battezzata per Humbolt come il "Orinocómetro" perché permette valutare l'altezza delle acque. Nella foto che mostriamo, scattata nel periodo delle piogge, si vede di poca altezza. Durante la siccità invece, l'isola può arrivare a tenere fino a 18 metri di altezza sopra il livello del fiume.
Orinocómetro
Una delle istituzioni che possiede Città Bolivar, della quale ne sarebbero orgogliose città come Parigi o New York è Il museo di arte moderno Jesús Soto. Non dobbiamo dimenticare che questo artista dell'arte plastico di fama mondiale è nativo di questa città.
Nel 1972 si inaugurò questo Museo che possiede sette saloni e giardini interni con sculture. Vi invitiamo a realizzare una visita minuziosa al Museo, dove potrete osservare opere d'arte ed anche qualche video di opere cinetiche di Soto.
Per gli amanti della geologia, l'Università d'Oriente ha un Museo geologico e minerario, nel quale si possono osservare rocche e minerali della Guayana e del resto del paese. E` anche esposta una riproduzione in scala del monte Bolivar, da quale si estrae il minerale di ferro ed anche attrezzi e macchine antiche utilizzate per l'estrazione dei minerali.
Macchine in esibizione nel museo
Altre destinazioni di Guayana:
Canaima | La Gran Savana | Città Guayana | Guri | Museo Jesús Soto
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